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Giornata Mondiale della Sindrome di Asperger. Contro la stigmatizzazione della Psicopatologia

  • Immagine del redattore: Carmelinda Campilongo
    Carmelinda Campilongo
  • 18 feb 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Oggi l'attenzione verso le condizioni "psicopatologiche" sta sicuramente aumentando, prova ne sia l'impennata di interesse nel mondo dell'arte, come quello cinematografico: mi riferisco ovviamente a "Joker". Un passo sicuramente importante, questo, verso lo sradicamento di pregiudizi e contro la stigmatizzazione della psicopatologia. Ma entriamo un po' nel vivo dell'argomento cominciando col dire che la sindrome di Asperger prende il nome dal medico austriaco che l'ha scoperta, Hans Asperger, e si colloca all'interno dei disturbi dello spettro autistico.

Sintomatologia Si tratta di una condizione caratterizzata da un'intelligenza nella norma o sopra la media accompagnata da una serie di difficoltà relazionali, nonché da uno scarso interesse nell'intraprenderle. I bambini interessati da questa condizione a scuola sono spesso isolati, il che si pone come attrattiva nei confronti di atti di bullismo; hanno difficoltà ad adattarsi ai vari contesti, non sopportano i rumori troppo forti, né gli ambienti molto affollati. Se esposti a stimoli stressogeni mettono in pratica comportamenti ripetitivi e stereotipati...


ma hanno la straordinaria capacità di immergersi a pieno nelle proprie passioni: in questo sono anzi dei perfezionisti.

Lo stigma sociale Inutile a dirsi, fino a qualche tempo fa - e in qualche caso ancora oggi - chi va dallo psicologo viene subito etichettato come "pazzo", nella migliore delle ipotesi "strambo"; quasi questa notizia veniva sussurrata a bassa voce nell'orecchio di un amico, come fosse qualcosa di cui vergognarsi. Oggi le cose stanno cambiando nell'immaginario collettivo, così come in ambito professionale: si parla sempre meno di "disturbo mentale", si utilizza il termine "psicopatologia" con il lascito di una sorta di senso di colpa che ci descrive un po' come i primi a puntare il dito.

La psicopatologia non è altro che uno specifico set di funzionamento mentale: il peculiare modo di cui qualcuno si serve per rispondere all'ambiente con le risorse di cui dispone. La sindrome di Asperger è stata diagnosticata a partire dagli anni '90. Alcuni noti personaggi contemporanei ne sono interessati, ma diversi esperti, basandosi su documenti inerenti a personaggi influenti del passato, hanno ipotizzato la presenza di questa condizione in molti di loro. In galleria ne vengono riportati alcuni sulla base di fonti tratte da "La Repubblica".


Da Vincent Van Gogh, a Syd Barrett, il fondatore dei Pink Floyd, all'inventore del telefono Alexander Bell, passando per Mozart, Steve Jobs, Michelangelo Buonarroti, la piccola Greta Thunberg e tanti altri. Vi consiglio di sfogliare per bene la galleria. E poi vorrei chiedervi: immaginate adesso un mondo senza la Sindrome di Asperger.


No, non sono impazzita, avete letto bene. Di quanta bellezza, di quanto genio ci priveremmo? La sindrome di Asperger, così come altre, è una condizione, uno specifico funzionamento mentale: focalizzarne i limiti ci pone in una condizione di passività; valorizzarne le risorse, le diversità ci offre ricchezza; ci dà un vantaggio trasformativo. Una persona "disabile" mentalmente o fisicamente, lo è nella misura in cui noi, noi tutti, la poniamo nella condizione di sentirsi tale. Rispettiamo ogni diversità: abbiamo solo da imparare.

 
 
 

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